Il lucioperca, uno splendido predatore d'acqua dolce.
Il lucioperca, chiamato anche pesce sandra, oppure sander o anche perca, altro non è che un pesce d’acqua dolce della famiglia percidae.
Questo pesce è considerato in Italia un predatore alloctono, infatti è originario dell’Europa centro-settentrionale e orientale e dell’Asia.
E’ stato introdotto all’inizio del ‘900 nei grandi laghi del nord, per diffondersi in seguito anche nei fiumi e nei laghi minori.
Proprio grazie a un fiume, il Tevere, è riuscito a raggiungere ed espandersi nel centro Italia per spingersi addirittura fino a Roma.
Sembra che l’immissione del lucioperca abbia creato molti problemi nelle popolazioni di pesci autoctoni comprese le estinzioni locali.
Dove vive, cosa mangia, e come si riproduce
Il lucioperca è un predatore con comportamenti che molto si avvicinano a quelli di altri predatori come il persico reale e il luccio.
Infatti predilige acque con correnti molto deboli o laghi con acque poco profonde e possibilmente torbide.
Questo perchè anche lui come gli altri predatori, va a caccia delle sue prede nascondendosi nei fondali tra gli ostacoli sommersi o tra la vegetazione.
Negli ultimi anni si trova anche nei laghetti per la pesca sportiva, dove viene immesso più frequentemente perchè abbastanza richiesto.
In giovane età si nutre esclusivamente di crostacei planctonici, per poi passare a una dieta fatta di pesci come alborelle, persici sole e cobiti.
La riproduzione del pesce sandra avviene tra aprile e giugno, ma più precisamente quando l’acqua raggiunge i 12° circa.
La deposizioni delle uova viene effettuata in fondali sassosi o dove si possono trovare radici sommerse e fitta vegetazione.
Le uova vengono adagiate in buche e sono custodite dai predatori da entrambi i genitori fino alla loro schiusa.
La morfologia del lucioperca
Il corpo del lucioperca è snello e affusolato, con una testa appuntita e leggermente appiattita.
Ha nella schiena una grossa pinna dorsale anteriore provvista si 13/15 raggi spinosi.
A prima vista il pesce sandra sembra un bellissimo incrocio tra un persico reale e un luccio, ma non lo è affatto.
La sua livrea è di una splendida colorazione bruno/verdastra sulla testa, sui fianchi e sul dorso, mentre nel ventre è più chiara.
Dai fianchi al dorso il lucioperca ha delle strisce nere verticali, e le pinne sono verdi chiare chiazzate di nero.
A circa 5/6 anni il perca raggiunge il peso di 1 kg e una lunghezza che varia tra i 35 e i 55 cm.
Quando però gli anni sono circa 20 il lucioperca raggiunge la lunghezza di 120/130 cm per un peso ragguardevole di 12/13 kg circa.
Essendo un grande predatore è facile intuire che la sua bocca è fornita di tantissimi denti acuminati e robusti e di canini affilatissimi.
Proprio grazie a quest’ultimi che in molti regioni italiane, alcuni pescatori, gli hanno affibbiato il soprannome di vampiro.
Come pescare il lucioperca: esche e tecniche
Come già detto in precedenza il lucioperca o pesce sandra è un predatore di tutto rispetto, quindi il metodo di pesca sarà lo spinning.
Le esche da usare possono essere diverse in base al luogo dove intendiamo pescare e alle tecniche che il pescatore predilige.
Essenzialmente le categorie di esche si dividono in 2 parti ben distinte: le esche vive e gli artificiali.
Cerchiamo di spiegare al meglio quale sono le più usate e quindi più redditizie per pescare molti pesci e magari di ragguardevole stazza.
Esche vive : quali usare.
Le migliori esche vive per insidiare il perca possono essere i pesciolini, i classici lombrichi di terra e le sanguisughe.
Quale innescare nel nostro amo non è semplicissimo perchè ci sono molte variabili che possono determinare la scelta.
La temperatura dell’acqua, la stagione, il luogo dove intendiamo pescare e non per ultimo cosa vive nel posto dove getteremo l’esca.
Ovviamente quando decideremo di pescare con lombrichi o sanguisughe la nostra tecnica di pesca non sarà più quella a spinning.
Infatti dovremo innescare un buon quantitativo di queste esche nell’amo e fare la classica pesca a fondo.
Quando invece si parla di pesciolini vivi le migliori esche sono piccoli cavedani, barbi e vaironi.
Anche con il pesciolino dovremo pescare recuperando al fondo perchè il lucioperca è un pesce che staziona in branchi nei fondali.
Spesso, dai pescatori più esperti, viene praticata la tecnica di pesca del morto manovrato o meglio, sistema Drachkovitch.
Questa tecnica è un’imbracatura fatta d’acciaio dove viene legato un pesce morto (in seguito poi verrà inventata anche un’esca siliconica).
Così facendo riusciremo a fare muovere l’esca nel fondo in maniera strana, a brevi saliscendi, attirando così l’attenzione dei perca.
Esche artificiali per il lucioperca
Le esche artificiali per pescare il lucioperca possono essere molte e di svariati tipi, questo perchè ogni pescatore ha le sue convinzioni.
Sicuramente però molti pescatori si fidano delle esche più usate che si trovano in commercio ritenute più adatte a questo tipo di pesce.
Una di queste è lo shad, preferibilmente di colore acceso per via che il lucioperca lo noti subito e lo attacchi voracemente.
Quando si decide di usare questo tipo di esca bisogna innescarla in un amo che possa raggiungere il fondale nel minor tempo possibile.
Proprio per questo motivo di solito gli shad vengono innescati in ami con la testina piombata come può essere una jighead.
Questo tipo di testine piombate oltre che essere molto efficaci, sono anche comode perchè permettono di cambiare il tipo di esca in modo velocissimo.
Ovviamente la grandezza e il peso verranno scelte in base allo shad che andremo ad innescare e alla grandezza del pesce sandra che vogliamo insidiare.
Con questo tipo di amo è molto facile incagliare nel fondale, quindi alcuni pescatori adoperano ami con minore probabilità di incaglio.
Questi ami sono chiamati a pendolino oppure ami offset piombati, ma il loro costo è sicuramente maggiore rispetto agli altri.
Questa tecnica di pesca al lucioperca può essere effettuata sia dalla riva che dalla barca o da qualsiasi altro natante.
Ovviamente pescando in mezzo a un lago, abbiamo rispetto alla riva, una superficie d’acqua maggiore dove provare ad insidiare il perca.
Anche l’esca dalla barca viene fatta lavorare molto meglio, visto che deve muoversi e saltellare nel fondo e quindi i risultati saranno migliori.
Altre esche per pescare il lucioperca: le Hard Bait
Altri tipi di esche che risultano proficue per la pesca al lucioperca sono quelle racchiuse sotto la macro famiglia delle hard bait.
Purtroppo per questo tipo di pesce non ne vengono prodotte tante varianti ma ci sono alcune in commercio che si possono adattare bene.
I lipless sono artificiali a forma di pesciolino, più o meno snodati, privi di paletta ma che hanno una buona aereo dinamica che facilita il lancio.
Recuperando si può notare che questa esca non ha un movimento proprio, quindi sta al pescatore provocarlo con i movimenti della canna.
Un’altra esca che può essere efficace per catturare il lucioperca è il jerk affondante.
Con questi tipi di Hard Bait il nostro predatore verrà sicuramente attratto e quindi catturato.
Di tutte le Hard Bait in commercio però le più usate, quindi le migliori per il lucioperca, sono i crankbait.
Nel dettaglio possiamo dire che sono fatte come i lipless però hanno l’aggiunta di palette molto grosse rispetto al corpo del pesciolino.
Grazie a quest’ultime l’esca riesce a scendere molto più in profondità e quindi ad andare nel posto migliore dove pescare.
E’ facile intuire che più grande sarà la paletta maggiore sarà la profondità che riusciremo a raggiungere.
Questo tipo di esca raggiunge i miglior risultati di attrazione del lucioperca, quando scontrandosi con il fondale, produce vibrazioni.
Quando e come pescare il lucioperca
A seconda della stagione in cui decidiamo di pescare il pesce sandra, ci saranno dei piccoli accorgimenti o consigli da seguire.
Ad esempio se la pesca viene effettuata in primavera vi consigliamo di adoperare un’esca leggera di circa 3 gr di colore rosso, giallo o bianco.
Il bianco è il colore più attraente per il lucioperca, ma anche il rosso e giallo essendo vivaci attirano molto il nostro pesce.
In estate meglio usare esche più pesanti perchè il perca tende a cercare luoghi più freschi e quindi resta sempre nel fondale.
I colori migliori sono il nero e argento e ovviamente l’immancabile bianco.
In autunno meglio non usare artificiali ma pescare con le esche vive nel modo che abbiamo descritto prima in questo articolo.
Speriamo vivamente di avervi aiutato a conoscere meglio questo splendido pesce e di avervi consigliato bene le tecniche per poterlo pescare.
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