Anguilla: un pesce sicuramente strano
L’anguilla, conosciuta anche come anguilla europea, (vero nome anguilla anguilla), è un pesce dalle caratteristiche davvero singolari. La scienza ha studiato e continua a farlo ancora, questo pesce molto strano che racchiude in se tratti e capacità da serpente e anfibio.
La cosa che più desta mistero è la riproduzione, nessuno riesce ancora a capire il motivo per cui l’anguilla percorre migliaia di chilometri per andare a riprodursi nel Mar dei Sargassi.
Nelle profondità di queste acque, le uova vengono deposte e fecondate dai riproduttori, che però non riescono a sopravvivere alla lunga migrazione.
Dopo la nascita gli avannotti vengono trasportati dalle correnti marine fino alla foce dei fiumi. Al momento dell’abbandono delle acque marine per quelle dolci, anche la loro colorazione cambia, da trasparente diventa giallastra.
Un’altra cosa strana è anche quella che tutte le anguille che si fermano in prossimità del mare diventano maschi quelle che proseguono femmine.
In autunno ripartono per la deposizione delle uova e pur osservandole i biologi non capiscono come possano orientarsi fino al Mar dei Sargassi senza sbagliare.
Come pescare l'anguilla. Esche, habitat, montature e consigli
Per chi non ha mai pescato anguille sarà importante sapere che questa pesca viene fatta di notte, perchè questo pesce di giorno rimane nelle grotte. A volte però se si pesca in fiumi o in foci dove le acque sono torbide per il mare mosso o per la pioggia si possono catturare anche di giorno.
Dato che l’anguilla è un pesce molto combattivo e potente il pescatore dovrà munirsi di una canna con cimino rigido e robusto. Anche il mulinello di conseguenza dovrà essere grosso per poter contenere un monofilo di notevole spessore.
Anche la ferrata e il recupero saranno diversi da quelli effettuati per la pesca di altre specie. Spiegando meglio. Bisogna dare una ferrata molto decisa e il recupero deve essere fatto in modo veloce. Questo per evitare che l’anguilla si agganci con la coda in un ostacolo sott’acqua e che non sia perciò più possibile salparla.
Anche il modo di ucciderla senza farla soffrire è differente da tutti gli altri pesci a cui di solito si da una botta in testa. Per uccidere l’anguilla infatti, bisogna prenderla per la testa con una mano avvolta in uno straccio e colpirla con forza nella coda. Così facendo, si romperà il sacco linfatico e il pesce morirà subito senza soffrire.
Montature
La pesca a fondo è sicuramente la più redditizia tra le tecniche di pesca all’anguilla. La montatura è una delle più semplici da fare. Monofilo molto spesso ( n. 30/40 ) dove metteremo un piombo scorrevole, cioè non fissato ne sopra ne sotto. All’estremità del monofilo legheremo una girella dove attaccheremo un terminale del n. 25 lungo 50 cm, armato con un amo del 7 a gambo corto.
Un’altro tipo di montatura è fatta da un monofilo dello stesso diametro di quello sopra a cui attaccheremo direttamente una girella a moschettone.
Qui applicheremo, con un’asola, un pezzo di monofilo meno spesso, su cui scorrerà un piombo forato, che avrà all’estremità due paracolpi di plastica e la girella.
Attaccheremo ora alla girella un terminale lungo 30 cm armato con un amo forgiato storto del n°6.
Dato che la pesca viene fatta di notte e non è possibile vedere il cimino della canna, applicheremo su esso dei campanelli che ci avvertiranno quando l’anguilla attacca l’esca.
Alcuni pescatori applicano nel cimino sostanze fosforescenti, ma se l’acqua è limpida l’anguilla se ne potrebbe accorgere e quindi fuggire a nascondersi.
Esche e consigli utili
L’anguilla è un pesce esclusivamente carnivoro e mentre da piccola si ciba principalmente di larve di insetti e piccoli crostacei, da adulta mangia un po’ di tutto con voracità. Potremo quindi pescarla con diversi tipi di esca, ma tutti rigorosamente di origine animale.
Si possono innescare nell’amo piccoli pesci o tranci di pesci ben legati con un filo elastico. Alcuni pescatori amano pescare innescando insetti, ma l’esca regina rimane sempre il lombrico o il bigattino. Essi vengono infilzati in grande quantità nell’amo, cercando di lasciare alcuni vermi liberi di muoversi.
Questo perchè l’anguilla è un pesce vorace e ingoia rapidamente, quindi è consigliato utilizzare ami non più piccoli del n. 6 e un terminale del n. 20.
Un’altra esca che da buonissimi risultati sono le interiora di pollo. Non devono essere lavate perchè più sono maleodoranti più attraggono il pesce.
Dovranno essere tagliate in pezzetti lunghi 5/6 cm e innescati a calza nell’amo lasciando l’ardiglione scoperto.
Un consiglio che possiamo darvi è quello di lanciare l’esca non in mezzo al fiume o lontano da riva, ma sotto sponda, perchè l’anguilla è proprio qui che va in caccia.
L'anguilla e il suo habitat
Come abbiamo già detto in precedenza quando è un avannotto, il suo habitat è la profondità del Mar dei Sargassi. Quando l’anguilla diventa adulta e incomincia a risalire i fiumi, la possiamo trovare ovunque perchè è un pesce che si adatta a qualsiasi ambiente.
Possiamo incontrarla alle foci dei fiumi, in un canale, in un fosso, in lagune salmastre e addirittura nelle fogne cittadine.
Questo è possibile perche essa sopporta molto bene la bassa concentrazione di ossigeno presente nell’acqua.
Può addirittura uscire dall’acqua e sopravvivere a lungo su ambienti umidi, svolgendo una respirazione cutanea, cioè respirando dai pori della pelle.
La femmina è molto più grande del maschio, quest’ultimo infatti non supera i 200g di peso, mentre sono state pescate femmine di 6 kg.
E’ facile capire quindi che ogni specchio d’acqua, più o meno salmastro, può essere un buon luogo dove pescare anguille.
Oltre ai luoghi che la natura ci offre spontaneamente possiamo trovare il nostro “strano” pesce anche nei laghetti di pesca sportiva dove vengono immesse per il piacere del pescatore.
I più grandi allevamenti di anguille si trovano nelle Valli di Comacchio dove le anguille trovano il loro habitat naturale.
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