Il persico reale, il piccolo predatore d'acqua dolce
Il Persico reale o semplicemente Persico è un pesce d’acqua dolce della famiglia dei Percidi dell’ordine dei Perciformes. La pesca al persico è praticata in molti Paesi Europei e non, cerchiamo quindi di saperne di più per poter pescare questo splendido pesce.
Il persico reale in Italia è considerato alloctono, perchè pesce originario dell’Asia ed Europa centro-settentrionale, importato nel ‘700.
Solo in Italia è conosciuto come persico reale, infatti il suo vero nome è pesce persico (Perca fluviatilis).
Alimentazione, habitat e riproduzione
Come già detto in precedenza il persico reale è un predatore e come tale si nutre di piccoli pesci ai quali da caccia spietata.
In giovane età si nutre di plancton, poi crescendo la sua dieta si arricchisce di crostacei, piccoli vermi, sanguisughe e larve di insetti.
I piccoli pesci diventano il cibo predominante quando il persico raggiunge la lunghezza tra i 100 e i 200 mm.
La massima alimentazione avviene nei periodi caldi dove la frenesia alimentare è al massimo, periodo in cui infatti è più facile catturarli.
Nei mesi più freddi l’alimentazione avviene per mantenimento, perchè il persico reale è poco attivo.
Il cannibalismo su questa specie è comune e molto spesso sono addirittura i genitori a mangiare i propri piccoli.
La riproduzione
La stagione riproduttiva non ha mesi precisi ma incomincia quando la temperatura dell’acqua raggiunge i 7° circa.
I pesci riproduttori si riuniscono in branchi per raggiungere le aree di frega. I maschi precedono le femmine di alcuni giorni e le aspettano nelle aree scelte.
L’accoppiamento si svolge in gruppi formati da una sola femmina e diversi maschi, il processo di fecondazione è molto rapido.
La fecondità aumenta in base all’età del persico reale e anche dalle disponibilità alimentare.
La deposizione di una femmina avviene solo una volta all’anno e lo sviluppo dell’embrione dura 2/3 settimane. I piccoli quando nascono misurano solamente 4/5 mm.
Dove vive il persico reale
Il persico reale è una specie che vive nei fiumi , laghi e stagni con acque prevalentemente fredde e ben ossigenate e ferme o quasi.
Ama sia i fondali rocciosi che quelli sabbiosi e fangosi con abbondante vegetazione sommersa e con molti ostacoli.
Prediligono le acque fresche e limpide, perchè essendo predatori cacciano a vista e quindi la visibilità è tutto.
Con la temperatura dell’acqua sopra i 33° la sopravvivenza del persico reale è messa in pericolo.
Il persico è un pesce gregario e vive in branchi abbastanza numerosi, tra le 50 e le 200 unità. E’ quindi facile da capire che trovare dove staziona un branco significa fare una buona pesca al persico.
I branchi attendono il passaggio delle prede per attaccarle, ma a differenza del luccio continuano ad inseguirle anche dopo aver fallito il primo attacco.
La morfologia
Corpo allungato, testa grande e robusta, con muso corto e bocca in posizione terminale munita di denti piccoli e numerosi.
Occhio grande e vista laterale, ” attrezzatura” adatta per essere un buon predatore.
La livrea presenta un colore di fondo verde oliva, con un dorso e testa verde-brunastro o grigio-verdastro.
I fianchi sono di colore chiaro e il ventre è di un grigio-biancastro.
Le pinne ventrali e anali presentano un colore rosso o arancio più o meno marcato, mentre le pettorali hanno riflessi grigio-giallastri.
La pinna caudale di colore grigio può diventare rossastra nel momento della frega.
La pinna dorsale è molto accentuata ed è la caratteristica principale e inconfondibile del nostro predatore.
La livrea può comunque essere variabile a seconda dell’ambiente e dello stato fisiologico del persico reale.
Tecniche e consigli per la pesca al persico
La pesca al persico reale può essere fatta in molti modi diversi tra loro, questo perchè la particolarità di questo pesce è la sua golosità.
E’ rapidissimo a ingoiare l’esca e l’attacca sempre con due boccate, la prima per uccidere, la seconda per mangiarla.
La cosa più difficile è forse quella di trovare il branco, infatti molti pescatori preferiscono pescarlo dalla barca per avere più probabilità.
Il persico predilige il pesce vivo, i vermi o gli artificiali a seconda del luogo dove viene pescato.
Per avere però più chance di catturarlo vi consigliamo di adoperare sempre un’esca vivace ma soprattutto che sia sempre in movimento.
Ci sono molte tecniche per insidiarlo, vediamo di descriverne alcune di quelle più comunemente usate e quindi più conosciute.
Spinning al persico reale
L’attrezzatura per questa tecnica di pesca non è molto diversa da quella adoperata per altri predatori come il black bass e il luccio.
Può cambiare solo il tipo di canna (per il persico useremo una light) e il diametro del trecciato che varia in base alla preda che vogliamo insidiare.
Di solito vengono adoperati come esca artificiale cucchiaini rotanti che possono variare dalla misura 1 alla 3 e qualche crank da 3/4 cm.
Per avere rispetto di questo splendido pesce consigliamo vivamente di sostituire le ancorette classiche con quelle senza ardiglione.
Molti pescatori pensano che il cucchiaino sia un’esca superata e adoperano al suo posto minnow e gomme.
Una cosa a cui dobbiamo fare attenzione sono i colori delle nostre esche artificiali.
Colori brillanti e accesi in giornate soleggiate con acqua chiara, colori più scuri in caso di acque sporche e cielo grigio.
Qualsiasi colore venga usato ricordarsi sempre che il persico reale bada ama il movimento, quindi, un buon recupero può portare a molte catture.
Mai recuperare in modo liscio e continuo, molto meglio frenate e accelerazioni continue, cosi il pesce verrà attirato meglio.
Molto spesso il persico reale seguirà l’esca fino alla riva e così facendo si può riuscire addirittura a vedere l’attacco.
Jigging
La tecnica a recupero del jigging viene praticata prevalentemente dalla barca e ancora in Italia non è molto applicata uniformemente nel territorio.
Questa tecnica viene infatti adoperata solo nei grandi laghi del nord per insidiare sia il persico reale che il luccio.
La tecnica consiste nel far muovere l’esca, chiamata jig, in modo lento e verticale.
Detto così sembrerebbe una tecnica semplice. ma non lo è affatto, perchè va fatta dalla barca sondando anche notevoli fondali.
Vengono fatti saltellare nel fondo piccoli jig e grub siliconici vicino a tronchi o rami sommersi dove il persico reale ama stazionare in branchi.
Non è semplice percepire le abboccate a grandi profondità, quindi spesso si tiene il monofilo tra le dita per percepirne vibrazioni strane.
In caso di abboccata il recupero deve avvenire in modo deciso ma non veloce per non concedere al persico reale metri di filo.
Pesca al persico reale con lo scoubidou
Questa tecnica di pesca viene praticata nei periodi estivi esclusivamente nei grandi laghi del nord Italia come il Lario e il lago Maggiore.
Si tratta di amettiere che si reperiscono facilmente in commercio, con 5 ami dove vi sono posizionati dei piccoli tubicini di plastica colorata.
Questa tecnica era molto usata in passato quando la pesca all’alborella non era regolamentata, anche se già alcuni pescatori, la adoperavano per la pesca al persico.
Fare questo tipo di montatura non è difficile, la cosa che cambia è la lunghezza della canna che varia se si pesca da riva o dalla barca.
Canne più lunghe 4/5 metri ad azione morbida da riva, canne da 3/3,5 metri se si pesca dalla barca.
Monteremo nel mulinello un monofilo dello 0,20 che verrà inserito in un galleggiante scorrevole da 15 grammi che fermeremo con delle girelle.
A queste verrà legato lo scoubidou e infine un piombo di tipo terminale, cioè con l’anello, di peso inferiore di 4 grammi rispetto a quello del galleggiante.
Per regolare la profondità di pesca metteremo dei stopper di gomma sopra il galleggiante e li sposteremo a piacimento.
Fatto questo dovremo trovare il branco di alborelle e lanciare nel mezzo lo scoubidou e lasciare che si attacchino agli ami.
A questo punto lasciamo il tutto in pesca muovendo la canna con piccoli movimenti per far muovere le alborelle che attireranno i predatori.
Quando il galleggiante farà dei movimenti “strani” basterà ferrare dolcemente per non rompere i piccoli ami e recuperare senza forzare.
Questa tecnica, se saputa usare e fatta nei luoghi adatti, darà sempre ottimi risultati.
Drop Shot
Questa tecnica di pesca è una variante della pesca a spinning che permette di pescare con un’esca siliconica sollevata dal fondo.
Questo modo di pescare è nato principalmente per catturare il black bass , il lucioperca e il persico reale, tutti grandi predatori.
La montatura è semplicissima da eseguire. La canna deve avere le caratteristiche di una qualsiasi canna da spinning.
Nel mulinello verrà caricato un robusto monofilo o trecciato a seconda del tipo di pesce che vogliamo insidiare, per il persico reale basta il monofilo.
All’estremità legheremo una girella alla quale verrà fissata uno spezzone di monofilo dello 0,20 di circa 1 metro.
A metà circa dello spezzone legheremo, con l’apposito nodo palomar, un amo ad occhiello nero o brunito.
All’estremità applicheremo un piombo terminale con anello come quello adoperato per la tecnica con lo scoubidou.
Il gioco è fatto, sceglieremo ora un’esca siliconica da innescare nell’amo e dopo aver lanciato inizieremo il recupero con piccoli strappi nella prossimità del fondale.
Si può fare questa pesca anche inserendo 2 ami nello spezzone terminale di monofilo ma un solo amo rende il movimento dell’artificiale più vero.
Pesca al persico con esche naturali
Essendo il persico reale un pesce predatore onnivoro, può essere pescato anche con esche vive come il lombrico e il bigattino.
Molti adoperano come innesco il verme di terra in una montatura, con vetrino, adoperata per la pesca alla trota in laghetto.
Questa tecnica è molto redditizia nei periodi autunnali e viene fatta dalla barca, ma anche da riva da i suoi buoni risultati.
Quando il persico reale è veramente affamato si possono ottenere grandi risultati anche con una semplice montatura con galleggiante fisso.
Il persico è il pesce nazionale della Finlandia e qui nei periodi invernali viene pescato nei laghi e fiumi ghiacciati.
La pesca nel ghiaccio è la più grande espressione di pesca invernale che il popolo finlandese ama fare.
Il modus operandi è sempre lo stesso: un buco nel ghiaccio con una trivella e una canna con punta sensibile, dotata di mulinello.
Useremo un monofilo sottile per permettere una buona sensibilità alla toccata dell’esca, o meglio ancora un buon trecciato.
Le miglior esche per il persico reale sono le piccole esche affondanti bilanciate e i vertical jigging.
A volte al di sotto di un’esca da vertical jigging viene applicato un piccolo spezzone di circa 10 cm. con un piccolo amo colorato o un mormyshka jig.
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